Il quadro di riferimento europeo e internazionale
Nel 2015 l’Assemblea Generale delle Nazioni Unite ha definito la cosiddetta Agenda 2030 per lo sviluppo sostenibile, tracciando alcune direttrici globali di azione per i successivi 15 anni. L’Agenda riporta 17 obiettivi di sviluppo sostenibile (Sustainable Development Goals – SDG) che sintetizzano un piano di azione generale finalizzato allo sradicamento della povertà e alla tutela del pianeta al fine di garantire la prosperità per tutti, affrontando le sfide più importanti per il futuro dell’umanità. L’Agenda 2030 definisce, per ogni obiettivo, una serie di traguardi che i Paesi ONU si sono impegnati a raggiungere entro il 2030. A livello nazionale l’Agenda ONU 2030 è stata recepita dalla Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile, approvata dal CIPE nell’ottobre 2017, con il compito di indirizzare nel prossimo futuro le politiche, i programmi e gli interventi per la promozione dello sviluppo sostenibile in Italia, affrontando le sfide poste dagli scenari globali. La Regione FVG ha avviato un proprio percorso di redazione della Strategia regionale per lo sviluppo sostenibile elaborando un “Rapporto di posizionamento” del Friuli Venezia Giulia rispetto agli obiettivi della Strategia Nazionale per lo Sviluppo Sostenibile e ai 17 Goal dell’Agenda 2030, approvato con delibera di Giunta regionale n. 480 del 26 marzo 2021.
Il 29 novembre 2017 con la pubblicazione da parte della Commissione europea del documento “Il futuro dell’alimentazione e dell’agricoltura” (COM(2017)713) la nuova PAC veniva orientata a dare il proprio contributo a grandi sfide di carattere generale: una PAC capace di favorire un’agricoltura più resiliente, più sostenibile, più intelligente.
LE PROPOSTE DI REGOLAMENTO SULLA PAC 2021-27
Il primo giugno 2018 venivano pubblicate le proposte di regolamento per la PAC 2021-2027: Regolamento sul sostegno ai piani strategici (COM(2018) 392 final ); Regolamento sul finanziamento, gestione e monitoraggio (COM(2018) 393 final); Regolamento sull’organizzazione comune dei mercati dei prodotti agricoli e sui regimi di qualità COM(2018) 394 final. I successivi ritardi nell’approvazione del pacchetto normativo hanno portato poi a prorogare di due anni la programmazione 2014-2020 e rimandare l’entrata in vigore della nuova PAC nel 2023.
La Commissione europea da tempo ha avviato la riflessione sulla necessità di dimostrare il valore aggiunto della PAC per l’intera Unione Europea per rispondere alle numerose critiche che le vengono mosse riguardo ad esempio l’ingente volume di risorse che assorbe o per i meccanismi che favoriscono i settori e le aziende già più strutturate. In tal senso la Commissione ha inteso rinnovare la PAC attraverso il rafforzamento della sussidiarietà, la valorizzazione delle specificità locali e un nuovo modello in grado di promuovere una maggiore semplificazione e un’azione ambientale e climatica più ambiziosa.
Nel nuovo modello proposto (New delivery model), l’Unione Europea richiede che gli Stati membri elaborino un Piano strategico nazionale che stabilisca risultati realistici e concordati con la Commissione, lasciando a loro disposizione una maggiore flessibilità nella scelta degli strumenti da adottare in modo da tenere conto delle specificità locali. Il nuovo approccio è quindi orientato a ciò che si vuole raggiungere piuttosto che a come viene raggiunto, a differenza di come sono state impostate le ultime programmazioni. In tale ottica, gli Stati membri potranno selezionare e attivare gli interventi ritenuti più appropriati per rispondere al meglio ai propri fabbisogni, dando declinazione concreta ai nove obiettivi specifici – in altre parole le priorità della PAC – che discendono dai suoi tre obiettivi principali:
1) promuovere un settore agricolo intelligente, competitivo, resiliente e diversificato garantisca la sicurezza alimentare a lungo termine;
2) sostenere e rafforzare la tutela dell’ambiente e l’azione per il clima e contribuire al raggiungimento degli obiettivi ambientali e climatici dell’UE, compresi gli impegni assunti nell’ambito dell’accordo di Parigi;
3) rafforzare il tessuto socio-economico delle aree rurali;
ai quali si aggiunge l’obiettivo trasversale di ammodernamento del settore, promuovendo e condividendo conoscenze, innovazioni e processi di digitalizzazione in agricoltura e nelle aree rurali e incoraggiandone l’utilizzo.
L’impianto programmatorio della nuova proposta rischia di risultare piuttosto articolato e di rendere complessa la sua concreta realizzazione. La sfida, in particolare per Stati come l’Italia, dove l’agricoltura è un ambito di competenza regionale e la predisposizione di un unico Piano Strategico Nazionale può presentare non poche insidie, è quella di far emergere le esigenze dei singoli territori e di mettere in atto gli strumenti più efficaci per valorizzarli.
Scarica le proposte di regolamento sulla riforma PAC post 2020 del 2018
IL GREEN DEAL EUROPEO
A novembre 2019 la Commissione ha pubblicato la Comunicazione sul Green Deal Europea. L’obiettivo ambizioso è quello di far diventare l’Europa il primo continente a impatto climatico zero, con l’obiettivo della neutralità climatica dell’UE entro il 2050.
Scarica la brochure “Cos’è il Green Deal europeo?”
Scarica la brochure “Il meccanismo per una transizione giusta: per non lasciare indietro nessuno”
Scarica la comunicazione “Il Green Deal europeo”
Scarica l’allegato alla comunicazione “Il Green Deal europeo”
Vai alla sezione “Green Deal” sul sito della Commissione Europea
LE STRATEGIE FARM TO FORK E BIODIVERSITÀ
Nell’ambito del Green Deal europeo, a fine maggio 2020 la Commissione ha reso pubbliche due importanti strategie che rendono operativi alcuni dei principali obiettivi legati ai sistemi alimentari, alla sostenibilità dell’agricoltura e alla conservazione delle risorse naturali: la strategia Dal Produttore al Consumatore (A Farm to Fork strategy, for a fair, healthy and environmentally-friendly food system) e la strategia sulla Biodiversità per il 2030 (EU Biodiversity strategy for 2030).
Scarica la comunicazione della CE sulla Strategia Farm to Fork
Scarica la comunicazione della CE sulla Strategia per la Biodiversità
RACCOMANDAZIONI DELLA COMMISSIONE PER IL PIANO STRATEGICO DELLA PAC DELL’ITALIA
Nel dicembre del 2020 la Commissione Europea ha formulato una serie di raccomandazioni specifiche per ogni singolo Stato Membro. Per il nostro Paese le indicazioni sono contenute nel documento “Raccomandazioni della Commissione per il piano strategico della PAC dell’Italia” (SDW (2020) 396 final).